ESSERE O APPARIRE?
Hai una risposta convincente a questa domanda?
Ogni mattina in un villaggio africano si sveglia un adolescente e sa che dovrà correre per trovare un po’ d’acqua da bere, a chilometri da casa sua.
Ogni mattina in una città italiana un adolescente si sveglia e sa che dovrà correre se vuole arrivare in tempo all’happy hour in centro.
Che tu sia africano o italiano ti toccherà correre per le tue priorità.
Sembra un paragone irrispettoso quello tra chi deve tentare di sopravvivere cercando acqua con fatica e chi deve andare a bere un aperitivo, ma ad un esame più attento ci si potrebbe ricredere.
C’è un dettaglio che rende tutto collegabile e plausibile: il contesto.
Immaginiamo per un attimo che l’adolescente africano e quello italiano siano la stessa persona e immaginiamo di avere un teletrasporto che ci permetta di farla muovere in
pochi secondi da una nazione all’altra: come cambierebbe il comportamento dell’adolescente passando da un contesto all’altro?
Semplicemente, dopo un piccolo momento di disorientamento arriverebbe lo stato di progressivo adattamento, dei comportamenti, dello stile di vita, del dialogo interno e dei pensieri stessi.
Allora dovresti chiederti chi sei e cercare di capire quanto il contesto ti sta condizionando, nel bene o nel male, chiederti se ti sta limitando o ti sta dando un supporto senza il quale non potresti fare ciò che fai.
Ma soprattutto dovresti chiederti se hai scelto tu o se sei la conseguenza di un ambiente (famiglia, scuola, amici, religione, moda, ecc.) che ti ha modellato e ti ha fatto credere di essere qualcosa che non sei.
Quanto saresti diverso se fossi nato in India, in Cina, in Spagna?
Avresti fatto carriera o saresti stato un mendicante?
Secondo alcune culture orientali ognuno di noi nasce con un piano che ha scelto di mettere in atto, e poi ha dimenticato, per poter sperimentare le varie condizioni che il pianeta Terra offre provando tutta la gamma di esperienze più o meno piacevoli o dolorose ed evolvere verso un livello di consapevolezza superiore.
C’è tanto da lavorare per comprendere a pieno chi siamo davvero e quanto invece è espressione del contesto, ma potresti fare una bella esperienza leggendo un libro molto curioso che pone una visione della vita piuttosto interessante: “no time for karma” di Paxton Robey.
Buona lettura e buona scoperta.
Ezio Angelozzi
Business & Life Coach
